Di seguito riportiamo il discorso fatto da Papa Francesco presso il Seminario Patriarcale Copto-Cattolico di Maadi, nella periferia a sud del Cairo, dove nel campetto sportivo si รจ svolto lโincontro di preghiera sotto forma di Liturgia della Parola in arabo, a cui hanno preo parte circa 1500 tra sacerdoti, religiosi, religiose e seminaristi.
โBeatitudini, cari fratelli e sorelle, โAl Salamรฒ Alaikum! / La pace sia con voi!
โQuesto รจ il giorno fatto dal Signore, rallegriamoci in Lui! Cristo ha vinto la morte per sempre, rallegriamoci in Lui!โ. Sono felice di trovarmi fra voi in questo luogo dove vengono formati i sacerdoti e che rappresenta il cuore della Chiesa Cattolica in Egitto. Sono felice di salutare in voi, sacerdoti, consacrati e consacrate del piccolo gregge cattolico in Egitto, il โlievitoโ che Dio prepara per questa Terra benedetta, perchรฉ, insieme ai nostri fratelli ortodossi, cresca in essa il suo Regno (cfr Mt 13,13).
Desidero innanzitutto ringraziarvi per la vostra testimonianza e per tutto il bene che realizzate ogni giorno, operando in mezzo a tante sfide e spesso poche consolazioni. Desidero anche incoraggiarvi! Non abbiate paura del peso del quotidiano, del peso delle circostanze difficili che alcuni di voi devono attraversare. Noi veneriamo la Santa Croce, strumento e segno della nostra salvezza. Chi scappa dalla Croce scappa dalla Risurrezione!
ยซNon temere, piccolo gregge, perchรฉ al Padre vostro รจ piaciuto dare a voi il Regnoยป (Lc 12,32).
Si tratta dunque di credere, di testimoniare la veritร , di seminare e coltivare senza aspettare il raccolto. In realtร , noi raccogliamo i frutti di una schiera di altri, consacrati e non, che generosamente hanno operato nella vigna del Signore: la vostra storia ne รจ piena!
E in mezzo a tanti motivi di scoraggiamento e tra tanti profeti di distruzione e di condanna, in mezzo a tante voci negative e disperate, voi siate una forza positiva, siate luce e sale di questa societร ; siate il locomotore che traina il treno in avanti, diritto verso la mรจta; siate seminatori di speranza, costruttori di ponti e operatori di dialogo e di concordia.
Questo รจ possibile se la persona consacrata non cede alle tentazioni che incontra ogni giorno sulla sua strada. Ne vorrei evidenziare alcune, tra le piรน significative.
1. La tentazione di lasciarsi trascinare e non guidare. Il Buon Pastore ha il dovere di guidare il gregge (cfr Gv 10,3-4), di condurlo allโerba fresca e alla fonte di acqua (cfr Sal 23). Non puรฒ farsi trascinare dalla delusione e dal pessimismo: โCosa posso fare?โ. ร sempre pieno di iniziative e di creativitร , come una fonte che zampilla anche quando รจ prosciugata; ha sempre la carezza di consolazione anche quando il suo cuore รจ affranto; รจ un padre quando i figli lo trattano con gratitudine ma soprattutto quando non gli sono riconoscenti (cfr Lc 15,11-32). La nostra fedeltร al Signore non deve mai dipendere dalla gratitudine umana: ยซIl Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserร ยป (Mt 6,4.6.18).
2. La tentazione di lamentarsi continuamente. Eโ facile accusare sempre gli altri, per le mancanze dei superiori, per le condizioni ecclesiastiche o sociali, per le scarse possibilitร โฆ Ma il consacrato รจ colui che, con lโunzione dello Spirito, trasforma ogni ostacolo in opportunitร , e non ogni difficoltร in scusa! Chi si lamenta sempre รจ in realtร uno che non vuole lavorare. Per questo il Signore rivolgendosi ai Pastori disse: ยซRinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiaccheยป (Eb 12,12; cfr Is 35,3).
3. La tentazione del pettegolezzo e dellโinvidia. Il pericolo รจ serio quando il consacrato, invece di aiutare i piccoli a crescere e a gioire per i successi dei fratelli e delle sorelle, si lascia dominare dallโinvidia e diventa uno che ferisce gli altri col pettegolezzo. Quando, invece di sforzarsi per crescere, inizia a distruggere coloro che stanno crescendo; invece di seguire gli esempi buoni, li giudica e sminuisce il loro valore. Lโinvidia รจ un cancro che rovina qualsiasi corpo in poco tempo: ยซSe un regno รจ diviso in sรฉ stesso, quel regno non potrร restare in piedi; se una casa รจ divisa in sรฉ stessa, quella casa non potrร restare in piediยป (Mc 3,24-25). Infatti, ยซper lโinvidia del diavolo la morte รจ entrata nel mondoยป (Sap 2,24). E il pettegolezzo ne รจ il mezzo e lโarma.
4. La tentazione del paragonarsi con gli altri. La ricchezza sta nella diversitร e nellโunicitร di ognuno di noi. Paragonarci con coloro che stanno meglio ci porta spesso a cadere nel rancore; paragonarci con coloro che stanno peggio ci porta spesso a cadere nella superbia e nella pigrizia. Chi tende a paragonarsi sempre con gli altri finisce per paralizzarsi. Impariamo dai Santi Pietro e Paolo a vivere la diversitร dei caratteri, dei carismi e delle opinioni nellโascolto e nella docilitร allo Spirito Santo.
5. La tentazione del โfaraonismoโ, cioรจ dellโindurire il cuore e del chiuderlo al Signore e ai fratelli. ร la tentazione di sentirsi al di sopra degli altri e quindi di sottometterli a sรฉ per vanagloria; di avere la presunzione di farsi servire invece di servire. ร una tentazione comune fin dallโinizio tra i discepoli, i quali โ dice il Vangelo โ ยซper la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse piรน grandeยป (Mc 9,34). Lโantidoto di questo veleno รจ: ยซSe uno vuole essere il primo, sia lโultimo di tutti e il servitore di tuttiยป (Mc 9,35).
6. La tentazione dellโindividualismo. Come dice il noto detto egiziano: โIo, e dopo di me il diluvioโ. ร la tentazione degli egoisti che, strada facendo, perdono la mรจta e invece di pensare agli altri pensano a sรฉ stessi, non provandone alcuna vergogna, anzi, giustificandosi. La Chiesa รจ la comunitร dei fedeli, il corpo di Cristo, dove la salvezza di un membro รจ legata alla santitร di tutti (cfr 1 Cor 12,12-27; Lumen gentium, 7). Lโindividualista invece รจ motivo di scandalo e di conflittualitร .
7. La tentazione del camminare senza bussola e senza mรจta. Il consacrato perde la sua identitร e inizia a non essere โnรฉ carne nรฉ pesceโ. Vive con cuore diviso tra Dio e la mondanitร . Dimentica il suo primo amore (cfr Ap 2,4). In realtร , senza avere unโidentitร chiara e solida il consacrato cammina senza orientamento e invece di guidare gli altri li disperde. La vostra identitร come figli della Chiesa รจ quella di essere copti โ cioรจ radicati nelle vostre nobili e antiche radici โ e di essere cattolici โ cioรจ parte della Chiesa una e universale: come un albero che piรน รจ radicato nella terra e piรน รจ alto nel cielo!
Cari sacerdoti, cari consacrati, resistere a queste tentazioni non รจ facile, ma รจ possibile se siamo innestati in Gesรน: ยซRimanete in me e io in voi. Come il tralcio non puรฒ portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, cosรฌ neanche voi se non rimanete in meยป (Gv 15,4). Piรน siamo radicati in Cristo, piรน siamo vivi e fecondi! Solo cosรฌ la persona consacrata puรฒ conservare la meraviglia, la passione del primo incontro, lโattrazione e la gratitudine nella sua vita con Dio e nella sua missione. Dalla qualitร della nostra vita spirituale dipende quella della nostra consacrazione.
LโEgitto ha contribuito ad arricchire la Chiesa con il tesoro inestimabile della vita monastica. Vi esorto, pertanto, ad attingere dallโesempio di San Paolo lโeremita, di SantโAntonio, dei Santi Padri del deserto, dei numerosi monaci, che con la loro vita e il loro esempio hanno aperto le porte del cielo a tanti fratelli e sorelle; e cosรฌ anche voi potete essere luce e sale, motivo cioรจ di salvezza per voi stessi e per tutti gli altri, credenti e non, e specialmente per gli ultimi, i bisognosi, gli abbandonati e gli scartati.
La Santa Famiglia vi protegga e benedica tutti voi, il vostro Paese e tutti i suoi abitanti. Dal profondo del mio cuore auguro a ognuno di voi ogni bene, e tramite voi saluto i fedeli che Dio ha affidato alla vostra cura. Il Signore vi conceda i frutti del suo Santo Spirito: ยซamore, pace, gioia, magnanimitร , benevolenza, bontร , fedeltร , mitezza, dominio di sรฉยป (Gal 5,22).
Sarete sempre presenti nel mio cuore e nella mia preghiera. Coraggio, e avanti con lo Spirito Santo! โQuesto รจ il giorno fatto dal Signore, rallegriamoci in Lui!โ. E per favore non vi scordate di pregare per me!โ