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Crisi Ankara-Bruxelles, Erdogan: “Con questa Ue nessun europeo è al sicuro”

“Se l’Europa continua così, nessun europeo potrà camminare al sicuro per le strade in nessuna parte del mondo. Noi, come Turchia, chiediamo all’Europa di rispettare i diritti umani e la democrazia“. Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, lanciando da Ankara un nuovo affondo, e una provocazione, ai Paesi Ue a due giorni dalla celebrazione dei trattati di Roma del 1947.

Erdogan è tornato anche ad attaccare in particolare Germania e Olanda per aver impedito i comizi dei suoi ministri in favore del referendum sul presidenzialismo in Turchia, difendendo anche la sua riforma dalle accuse di autoritarismo: “Il sistema di governo presidenziale è un sistema democratico, perché il Presidente è eletto dal 50% più 1 dei voti popolari. In Turchia abbiamo visto un primo ministro con il 15%, e non vogliamo più vederlo”.

Il presidente turco ha anche risposto alle accuse di limitazione della libertà di stampa dopo il golpe fallito del 15 luglio 2016. “Di recente ho ricevuto una lista di 149 nomi di giornalisti in prigione in Turchia – ha detto – sono tutti ladri, pedofili, terroristi: 144 sono accusati di terrorismo, 4 di altri reati”. Il presidente turco ha poi invitato chi critica il giro di vite ” a mandare una lista per spiegare che cosa hanno a che fare con il giornalismo“.

Polemico con le istituzioni Ue anche il ministro per gli Affari europei, Omer celik, intervistato da Hurriyet. “Il commissario Ue all’Allargamento, Johannes Hahn, si crede un governatore coloniale nei confronti della Turchia e si comporta come un commissario responsabile di evitare l’allargamento” ha detto Celik. Hahn aveva dichiarato che “se la Turchia non inverte rapidamente il suo corso, un’adesione all’Ue diviene sempre più irrealistica”. Celik ha accusato il commissario di avere “pregiudizi ideologici contro la Turchia” e di agire come il portavoce del suo Paese, l’Austria, il cui ministro degli Esteri, Sebastian Kurz, fa “dichiarazioni xenofobiche e islamofobiche“.

 

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